Friday, May 15, 2020

JICKY Guerlain - il mio Unicorno

Io scrivo di tutto - di quello che mi piace e di quello che non mi piace, ma puoi succedere, che quello che amo veramente rimane nel cassetto. Succede perché lo considero ovvio o perché mancano le parole, ed è' il caso di JICKY.

Jicky di Guerlain, la creazione di Aimè Guerlain, è la più vecchia fragranza ancora e interrottamente in produzione. L'anno di creazione 1889, lo stesso della fine dei lavori del Torre d’Eiffel e dell’apertura di Moulin Rouge. E' considerato uno dei profumi più audaci, uno dei primi  profumi astratti, uno dei primi costruiti con componenti sintetici (vanillin e coumarin), uno dei primi genderless e nonostante la sua età è sempre attuale e sorprendente. Non sappiamo con esattezza da dove prende il suo nome. Fino alla comparsa di Jicky le fragranze avevano nomi semplici – Lavanda, Violetta, Rosa ecc. e imitavano gli aromi della natura. Jicky con il suo nome strano non riferiva a niente ampiamente conosciuto. Si narra che Jicky fu il soprannome della ragazza di chi Aimè Guerlain si innamorò ai tempi dello studio in Inghilterra e  Jicky fu anche il soprannome del nipote di Aimè – Jacques Guerlain che a sua volta diventò un grande profumiere. Non si sa con esattezza. Non si sa con  precisione se Jicky fu all’inizio lanciato come una fragranza maschile e poi rinominato come un profumo femminile o no, tanto che negli anni sono stati sia gli uomini che le donne ad amarlo e a portarlo, per esempio Sean Connery, Jacqueline Kennedy, Serge Gainsbourg e Brigitte Bardot.
La straordinarietà di Jicky sta nella sua semplicità innovativa. Sono due le colonne olfattive che lo sostengono – la lavanda e la vaniglia. La lavanda di estrazione naturale, un componente non caro e la vanillina, la componente che derivava dal laboratorio. Ma senza gli agrumi nell'apertura e senza lo zibetto animalesco e sporco, Jicky non sarebbe quello che è. Ci sono opinioni talmente contrastanti su di Jicky, che mi sono avvicinata alla prima prova di annuso con cautela. Alcune persone lo detestano, altre lo adorano. Non sapevo cosa aspettarmi e avevo paura di trovarmi delusa. Non è successo!  Invece mi trovò avvolta in una nuvola di benessere talcata e rilassante. Non so perché e non so come, ma era qualcosa che conoscevo, qualcosa di famigliare ritrovata. Da quel momento sapevo che Jicky mi apparteneva. Lo sentivo talmente mio, che mi sembrava assurdo. E’ stato facile procurarmi un edt ed edp, diversi tra di loro, ma sempre meravigliosi. Non è da dimenticare che una fragranza con l’anno di nascita come lei ha subito diverse riformulazioni e le varie versioni che possiamo ancora trovare sono tanto diverse tra di loro. 
Avevo un grande desiderio – di poter sentire Jicky in versione estratto vintage. Era il mio “unicorno” per gli anni e finalmente l’ho trovato. La bottiglia sulla foto è dal 1947, e il suo contenuto è favoloso.