Monday, July 20, 2020

JERSEY Chanel Les Exclusifs

Una creazione di Jacques Polge dal 2011 in edt (ora fuori produzione), nel 2016 trasformato in edp. Una fragranza per una clientela ristretta, con i suoi estimatori e non😁. È principalmente una lavanda, ma muschiata, addolcita dalla vaniglia e fava tonka, resa più floreale con gelsomino e rosa e più fresca con l'erba tagliata. Dipenda molto da persona come si presenta - potrebbero essere enfatizzati i suoi lati mascolini creando assomiglianze con un classico dopobarba, ma potrebbe diventare anche un talcato soffisticato, delicato e superfemminile. Io faccio parte di suoi ammiratori, Jersey è uno di miei profumi preferiti, ma sono anche una "laveneraddicted😁". Jersey per me è un aromatico talcato, pulito, muschiato, dolce vanigliato... tutt'altro che un rametto di lavanda strofinato tra le dita, anche se non mi dispiacerebbe nemmeno questo. Elegante, ma non austero, non impostato. Ha l'eleganza di un spirito libero che conosce il rispetto e la responabilità. Lo adoro!!!!😊💜
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Tuesday, July 7, 2020

MAE (Paola Bottai) per #cinismoliquido



La mia curiosità verso le fragranze dell' Estetista Cinica (Cristina Fogazzi) aumentava e aumentava, ma le recensioni e opinioni che trovavo erano veramente pochi.
Questa curiosità si è finalmente cancellata con l'acquisto di samples kit composto da 4 campioncini - Josèphine, Circe, Mae, Garbo.
Il Naso delle 4 fragranze è Paola Bottai che seguo da tempo su Instagram e che non finisce a stupirmi con i suoi numerevoli post sinceri, divertenti e pieni di fantasia - è un vero pozzo d'ispirazione.

Inizio da Mae.
Dedicato a Mae West - un'attrice, un'icona di stile, una donna con carattere, bella ed ironica. Una diva... E Mae è un profumo da diva. Ha un allure vintage, ma senza il peso di anni passati. E come se una vera diva fosse portata alla modernità di nostri giorni. Non conosco il piramide olfattivo (tranne alcuni indizi letti) quindi scrivo solo quello che mi dice il mio naso. È un chyprè floreale, intenso e legnoso con una bella dose di patchouli e muschio di quercia (sintetico) legati al gelsomino e rosa (?) reso succoso verde dalle foglie di ribes nero (forse) e più morbido e luminoso grazie ai muschi bianchi e la pesca (forse). E poi penso di sentire gli aldeidi frizzanti, spumeggianti, un pò come nel Superstitious di Malle. Mi venivano in mente anche L'Arte di Gucci, Soir de Lune di Sisley, Eau de Protection di Etat Libre d'Orange, Rose di Pierre Cardin - tutti i profumi di grande classe e con un bel carattere. Tutto nel Mae è elaborato per arrivare ad un equilibrio sorprendente, non stona niente, proprio niente.
Unica cosa che non mi convince è lo stile della confezione. Capisco l'idea dell'uniformità di confezioni di 4 profumi e potrebbe essere simpatico avvicinarsi a profumi con l'ironia di disegni naiv, ma non lo trovo in sintonia con la fragranza. Detto ciò faccio comunque applauso al profumo!
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Tuesday, June 16, 2020

BOY di Chanel Exclusifs

Oh Boy, oh Boy, oh Boy.... Creazione di Oliver Polge del 2016 in Edp. Da interpretare come uno vuole - semplicemente "boy" - "ragazzo" oppure "Boy"- un' omaggio a Arthur Edward Capel, chiamato Boy, un grande amore di Coco. A me piace la seconda versione. È un fougere aromatico ma morbido con lavanda e geranio tanto maschile e da barbershop reso femminile da muschio bianco e eliotropo. È come se fosse un profumo di coppia dove l'armonia sta nel simbiosi. È un connubio di note sorprendente che solo portandolo prende vita. Sola la pelle può riscaldare le note muschiate e ammorbidire la freddezza della lavanda. Più lo porto più mi piace. È minimal e chic e molto Chanel.

Friday, May 15, 2020

JICKY Guerlain - il mio Unicorno

Io scrivo di tutto - di quello che mi piace e di quello che non mi piace, ma puoi succedere, che quello che amo veramente rimane nel cassetto. Succede perché lo considero ovvio o perché mancano le parole, ed è' il caso di JICKY.

Jicky di Guerlain, la creazione di Aimè Guerlain, è la più vecchia fragranza ancora e interrottamente in produzione. L'anno di creazione 1889, lo stesso della fine dei lavori del Torre d’Eiffel e dell’apertura di Moulin Rouge. E' considerato uno dei profumi più audaci, uno dei primi  profumi astratti, uno dei primi costruiti con componenti sintetici (vanillin e coumarin), uno dei primi genderless e nonostante la sua età è sempre attuale e sorprendente. Non sappiamo con esattezza da dove prende il suo nome. Fino alla comparsa di Jicky le fragranze avevano nomi semplici – Lavanda, Violetta, Rosa ecc. e imitavano gli aromi della natura. Jicky con il suo nome strano non riferiva a niente ampiamente conosciuto. Si narra che Jicky fu il soprannome della ragazza di chi Aimè Guerlain si innamorò ai tempi dello studio in Inghilterra e  Jicky fu anche il soprannome del nipote di Aimè – Jacques Guerlain che a sua volta diventò un grande profumiere. Non si sa con esattezza. Non si sa con  precisione se Jicky fu all’inizio lanciato come una fragranza maschile e poi rinominato come un profumo femminile o no, tanto che negli anni sono stati sia gli uomini che le donne ad amarlo e a portarlo, per esempio Sean Connery, Jacqueline Kennedy, Serge Gainsbourg e Brigitte Bardot.
La straordinarietà di Jicky sta nella sua semplicità innovativa. Sono due le colonne olfattive che lo sostengono – la lavanda e la vaniglia. La lavanda di estrazione naturale, un componente non caro e la vanillina, la componente che derivava dal laboratorio. Ma senza gli agrumi nell'apertura e senza lo zibetto animalesco e sporco, Jicky non sarebbe quello che è. Ci sono opinioni talmente contrastanti su di Jicky, che mi sono avvicinata alla prima prova di annuso con cautela. Alcune persone lo detestano, altre lo adorano. Non sapevo cosa aspettarmi e avevo paura di trovarmi delusa. Non è successo!  Invece mi trovò avvolta in una nuvola di benessere talcata e rilassante. Non so perché e non so come, ma era qualcosa che conoscevo, qualcosa di famigliare ritrovata. Da quel momento sapevo che Jicky mi apparteneva. Lo sentivo talmente mio, che mi sembrava assurdo. E’ stato facile procurarmi un edt ed edp, diversi tra di loro, ma sempre meravigliosi. Non è da dimenticare che una fragranza con l’anno di nascita come lei ha subito diverse riformulazioni e le varie versioni che possiamo ancora trovare sono tanto diverse tra di loro. 
Avevo un grande desiderio – di poter sentire Jicky in versione estratto vintage. Era il mio “unicorno” per gli anni e finalmente l’ho trovato. La bottiglia sulla foto è dal 1947, e il suo contenuto è favoloso.

Wednesday, April 8, 2020

ATELIER MATERI



The testing time!!!
Five fragrances. Five dominant notes enhanced in interesting personal way.
It's a rather new perfume house established by Véronique Le Bihan, french by birth and by her style. She worked in collaboration with Perfumers - Marie Hugentobler and Lucas Sieuzac and the result is the launch of the brand in 2019.
I encoutered them for the first time at Pitti 2019 in Florence and I couldn't not notice their polite way to treated all customers, indipendently who they were.
I got touched by their Sandalwood and Iris and had the necessity to test the rest of the line.
It's some days now, I spent testing them and I can say my favorite is still

- Santal Blond - a warm creamy sandalwood with cardamom and tonka bean. Meditative and deap,  I'm so happy the pickle note I often detect in sandalwood-based perfumes is absolutely missing here.
  • Top notes: Bergamot, Cardamom
  • Heart notes: Jasmine, Sandalwood
  • Base notes: Hinoki Bourbon, Tonka bean
followed by
- Peau d'Ambrette - a wonderful delicate skin scent - musky clean but somehow warm and animalic with an aromatic undertone. I guess it's ambroxan that plays important role here.
  • Top notes: Mandarin, Ginger
  • Heart notes: Ambrette, Angelica, Amyris
  • Base notes: Musk, Sandalwood, Ambroxan
- Cuir d'Iris - opens with rooty buttery orris note and settles down in very dry woody base. Honestly bit too dry and dusty for my taste, but it's still very interesting take of iris.
  • Top notes: Red mandarin, Petitgrain mandarin, Allspice
  • Heart notes: Pink pepper, Iris, Suede
  • Base notes: Balsam of Peru, Sandalwood, Leather musk

- Cacao Porcelana - a woody gourmand. A kind of gourmand I like as it's not too sweet. It's nutty and woody as other perfumes of this line.
  • Top notes: White cacao, Rum, Everlasting
  • Heart notes: Indian jasmine, Light tobacco, Davana
  • Base notes: Patchouli, Sandalwood, Tonka bean
Actually the woodyness and dry dusty feeling is common to all fragrances by Atelier Materi, expect

- Poivre Pomelo - a citrusy fresh perfume
  • Top notes: Timut, Grapefruit, Pink peppercorn
  • Heart notes: Angelica, Peony, Osmanthus
  • Base notes: Cedar, Vetiver, Maté
You can buy samples and full bottle here.

La Castiglione by Les Cocottes de Paris


ENG:
I’ve been waiting  even too much for writing this review, as I liked this perfume from the first time I tested it and it deserved to be put into the spotlight immidiately, but well, better later than never, so I'm writing now!
La Castiglione is one of three fragrances created by Anais Biguine’s from  the “Les Cocottes de Paris” dedicated to three famous courtesans of the Belle Époque and launched in 2015. As different were these three women as different are these fragrances ( La Castiglione, La Belle Otero and Melle Cleo).
My absolute favorite is La Castiglione  - the dark mystical, gothic, witchy perfume I got enchanted by.
The creator says about it:“This nocturnal, vampire-like creature has burst upon the social scene, where she brings a fragrance of newness.
She is perfectly beautiful with a boldness that makers her fashionable.
La Castiglione has odd manners. She doesn’t make conversation, babble or dance, for she wants to be an almost silent divinity, like a statue, an effigy. A photographic word about the role.”
So who was she, the countess La Castiglione???
wikipedia


Her real name was Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoïni, but she was known by her nickname “ Nicchia”. She was married young,  but became famous as the mistress of Napoleon III and as the woman who helped  the unification of Italy.  She was aware about her beauty and  liked to be photographed, but  getting older started to  hide from the daylight behind blackout curtains, started to wear black and to went out only at nights.
I don’t know what fascinates me about this perfume, but I absolutely adore it. It has a medicinal prickly bitter opening with wormwood and lemon that twists with sweetness of myrrh and liquorice. Its mystic cloud seems to never fade away and to play with light and shadow in the embrance of resins and balsams – copaiba, styrax and ambergris. It’s an oriental woody beauty, unique as its muse. Animalic and dark, it’s easily wearable though, at least for me. It seems to open my mind and give me strength - what could I ask more.
100ml edp / 98EUR
You can buy it here

IT:
Ho aspettato anche troppo prima di scrivere questa recensione. Questa fragranza meritava di essere messa sotto i riflettori subito dopo averla testata, ma capita che per le cose più belle non trovo le parole...
La Castiglione è una delle tre fragranze della linea "Les Cocottes de Paris" create e lanciate nel 2015 da Anais Biguine, ispirate dalla vita di tre famose cortigiane della Belle Époque. Di come erano diverse queste tre donne, sono diverse queste fragranze (La Castiglione, La Belle Otero e Melle Cleo). Il mio preferito in assoluto è La Castiglione - il profumo oscuro, gotico, un vero incanto.
I creatori dicono di lui:
“Questa creatura notturna, simile ad un vampiro ha i modi strani – non partecipa alla conversazione, non chiacchiera, non balla, vuole essere una divinità silenziosa, come una statua."
Allora chi era lei, la contessa di Castiglione ??? Il suo vero nome era Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoïni, ma era più conosciuta con il suo soprannome "Nicchia". Si  sposò da giovane, ma divenne famosa come l'amante di Napoleone III . Fu consapevole della sua bellezza e le piaceva essere fotografata, ma invecchiandosi iniziai a nascondersi dalla luce del giorno, a vestirsi di nero e uscire solo di notte.
Non so cosa mi affascina di questo profumo, ma lo adoro. Si apre con le note amare e pungenti di assenzio e limone che si intrecciano con la dolcezza della mirra e liquirizia. Nella sua profondità gioca con la luce e le ombre e la sua nuvola sembra di non svanire mai soffocandosi lentamente nell’abbraccio delle resini e balsami  - copaiba, styrax e ambra grigia.

È una bellezza legnosa orientale, unica come la sua musa. Animalico e oscuro ma comunque facilmente indossabile, almeno per me. Mi schiarisce le idee e mi da la forza, cos'altro potrei chiedergli.
100ml edp / 98EUR
Lo puoi comprare qui

This Is Not A Blue Bottle 1.1 by Histoires de Parfums


I pensieri insignificanti ma in realtà assurdamente profondi che inducono il nome ... Blu come il Monochrome's Blue di Yves Klein - la tonalità più profonda di questo colore. "L'invisibile che diventa visibile ..." come diceva Klein, il colore della libertà.
Surreale come "Ceci n'est pas une pipe" di Magritte ("This is not a pipe")

- un dipinto raffigurante una pipa con questo testo che richiama l'attenzione sulla differenza tra realtà e immagine di essa. ... e se davvero questa bottiglia NON fosse blu ??? È possibile?? Sì, penso. Forse guardando dall'interno ?? !! ?? (solo un pensiero divertente :-))) Quindi, cosa vedi dipende dal punto da cui stai guardando. Non esiste una sola realtà, ma quante ne puoi immaginare. Si legge tra le righe, si vede con il cuore. Anxhe queste sono le realtà  oltra a quella , il più banale, che sta sotto gli occhi di tutti. 
Se non ti piace qualcosa, prova a guardarlo da un altro angolo! Mi piace questa idea e adoro questo profumo. È una composizione complessa, non facilmente identificabile, con aldeidi brillanti, geranio e muschi morbidi. È fresco e caldo allo stesso tempo, luminoso ma morbido, semplice ma enigmatico. Inutile dire che è una bellezza avvincente che merita di essere trovata.
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